Bertoldo vive in campagna con Marcolfa sua moglie e   Bertoldino suo figlio, e tiene testa ai potenti e ai sopraffattori.  Bertoldo è un uomo libero e a difesa   della sua libertà e dei suoi ideali non cede alle provocazioni della corte e non si abbassa al potere perché “l’uomo non deve inchinarsi all’uomo”. È costantemente schernito e perseguitato dalla corte: il bargello lo vuole impiccato, il dottor Graziano  e  Francatrippa,  che  rappresentano  la  più  sfacciata cortigianeria   del   servilismo   e   dell’opportunismo,   lo   cercano complice, la regina e le dame gli danno una caccia spietata, perché Bertoldo si è fatta una brutta fama con le sue canzonette beffarde, con le risposte insolenti, con la ribellione costante. Farsa, parodia e caricatura non solo servono a divertire ma anche a riflettere sul supremo ideale della libertà.

Tutti gli attori, nelle vesti di cantastorie, introducendo i personaggi, narrano e mettono in movimento questa favola “modernizzata” di Massimo Dursi.